Stasera sono stato al campo sinti di Prato per la seconda distribuzione delle coperte. Le ho consegnate all’uomo nella foto, si chiama Ernesto Grandini ed è un sinto, figlio di un partigiano gagio (cioè non sinto) dell’Emilia Romagna.
E’ stato Luca Bravi, storico e amico, che qualche giorno fa a nome di SHEEP lo ha chiamato, chiedendogli se conosceva qualcuno al campo e fra le sue amicizie, che aveva bisogno di una coperta calda, bella e fatta a mano per le situazioni più facilmente vulnerabili dal freddo.
Ernesto gli ha risposto: “Dammi quindici minuti e sento”.
Quindici minuti dopo Luca lo ha richiamato ed Ernesto gli ha detto: “Allora. Ci sono cinque situazioni più dure, e altre cinque che sono una via di mezzo. Se avete dieci coperte, bene. Altrimenti anche solo cinque, per quelle situazioni più difficili”.
La verità è che di coperte Ernesto avrebbe potuto chiederne venti e gliele avremmo portate, sapeva che le avevamo, invece non ci ha neanche pensato.
Si chiama dare fiducia e funziona, perché viene ripagata quasi sempre con altra fiducia.
A presto per raccontarvi altre consegne
Saverio
presidente di SHEEP Italia
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